Una collaborazione virtuosa tra i soci AISO, docenti e osteopati diplomati presso l’istituto di formazione osteopatica CERDO (Centre pour l’Étude, la Recherche et la Diffusion Osteopathiques), ha portato alla pubblicazione di un’analisi della letteratura osteopatica sul tema della disfunzione somatica.

L’obiettivo, appunto, è quello di perfezionare la comprensione del ruolo e dell’applicazione della disfunzione somatica nel trattamento osteopatico centrato sul paziente che prevede il trattamento manipolativo.

Il Team della ricerca sulla disfunzione somatica nel trattamento osteopatico

Il team composto da Marco Tramontano, Giandomenico D’Alessandro, Federica Tamburella, Mattia Innocenti, Vincenzo Manzo, Federica Savini e Fabio Cavera –, a cui si sono affiancati gli osteopati Fulvio Dal Farra, Christian Lunghi e Andrea Bergna, responsabile per la ricerca AISO, ha condotto una ricerca su 280 studi, riguardanti 16731 partecipanti in 17 paesi e relativi all’uso di 11 tecniche osteopatiche per il trattamento manuale delle disfunzioni somatiche.

I particolari dello studio condotto

“L’analisi basata sulla disfunzione somatica varia tra i paesi messi a confronto negli studi, con Stati Uniti e Italia ai primi posti per ricorso alla disfunzione somatica in sede di valutazione osteopatica. La disfunzione somatica è stata utilizzata in 170 studi, mentre in 214 non hanno avuto alcun ruolo i segni clinici TART utili a identificarla. Inoltre, in quasi nessuno studio (97,65%) è stata impiegata una cartella per la raccolta di questi dati clinici valutativi.

In 105 studi gli osteopati hanno basato il trattamento sulla valutazione della disfunzione somatica, utilizzando soprattutto tecniche miofasciali, a energia muscolare, sui tessuti molli e craniali. Le modalità di trattamento sono state riportate in 273 studi: black-box (37,5%), standardizzata (33,3%) e semi-standardizzata (24,9%). Nella maggior parte delle ricerche (90,5%) non sono state segnalate informazioni riguardanti gli eventi avversi o gli effetti collaterali.

Infine, per quanto riguarda il trattamento basato sulla disfunzione somatica, la sua efficacia è stata valutata in 156 studi, con il raggiungimento degli effetti desiderati nell’arco di 2-5 sedute articolate in una o due alla settimana per un periodo massimo di 3 mesi, della durata di più di 30 minuti e un follow-up nella metà delle ricerche analizzate.”

Questo studio ha portato l’identificazione di ruoli e applicazioni eterogenei della disfunzione somatica, evidenziando la necessità di un consenso internazionale riguardo un metodo di valutazione standardizzato, affidabile e valido che giustifichi il trattamento manuale e manipolativo.

AISO: qualità dello standard formativo e ricerca scientifica

Obiettivo comune delle scuole AISO (Associazione Italiana Scuole di Osteopatia) è da sempre, oltre la qualità dello standard formativo, anche la produzione di ricerca nel campo osteopatico, con la pubblicazione di studi scientifici che contribuiscono a migliorare l’efficacia, l’appropriatezza, la sicurezza e l’efficienza della professione, valorizzandone l’identità e le competenze caratterizzanti.

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