L’Osteopatia è riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come un sistema di prevenzione Sanitaria, riconoscendo nella classificazione ICD-11 anche la disfunzione somatica.

In Italia, l’inizio dell’iter di riconoscimento come professione sanitaria è avvenuto formalmente tramite la legge n. 3 dell’11 gennaio 2018 (conosciuta anche come legge Lorenzin ) che è entrata in vigore il 15 febbraio, in attesa dei decreti attuativi che dovevano avvenire dopo 3/6 mesi.

In tale legge 3/2018, si fa riferimento specifico al riconoscimento dell’osteopatia come professione sanitaria, poiché si afferma che:

“Nell’ambito delle professioni sanitarie sono individuate le professioni dell’osteopata…, per l’istituzione delle quali si applica la procedura di cui all’articolo 5, comma 2, della legge 1° febbraio 2006, n. 43, come sostituito dall’articolo 6 della presente legge.”
“Con accordo stipulato in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, …, sono stabiliti l’ambito di attività e le funzioni caratterizzanti le professioni dell’osteopata e del chiropratico, i criteri di valutazione dell’esperienza professionale nonché i criteri per il riconoscimento dei titoli equipollenti. Con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro della salute, sentite le competenti Commissioni parlamentari e acquisito il parere del Consiglio universitario nazionale e del Consiglio superiore di sanità, da adottare entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, è definito l’ordinamento didattico della formazione universitaria in osteopatia.”

Dopo quasi 3 anni dalla legge avviene l’istituzione ufficiale da parte dello Stato.

Infatti, il 5 novembre 2020 la conferenza tra Stato, le Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano hanno dato il loro parere positivo, in accordo anche con quanto espresso dal Consiglio Superiore di Sanità, al riconoscimento della figura sanitaria dell’osteopatia.

Il 24 giugno 2021 il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha annunciato il completamento del percorso del Governo per istituire la professione sanitaria dell’osteopata.

“Si completa, con il CDM di oggi, il percorso del Governo per istituire la professione sanitaria dell’Osteopata. È un momento importante per tanti professionisti e per quei cittadini che hanno bisogno delle loro prestazioni”.

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L’accordo pervenuto in sede di consiglio dei ministri afferma che:

l’individuazione della figura e del profilo dell’osteopata, gli ambiti di attività e competenza e il contesto operativo. In particolare, si definisce il campo di intervento del professionista abilitato, si descrivono le attività di valutazione e le modalità operative del trattamento, si individuano le strutture ove si svolge l’attività professionale”.

In particolare art.1 inquadra la figura dell’osteopata:

“…è il professionista sanitario, in possesso di laurea triennale universitaria abilitante o titolo equipollente e dell’iscrizione all’albo professionale, che svolge in via autonoma, o in collaborazione con altre figure sanitarie interventi di prevenzione e mantenimento della salute attraverso il trattamento osteopatico di disfunzioni somatiche non riconducibili a patologie, nell’ambito dell’apparato muscolo scheletrico. “

Il governo fa un riferimento specifico agli attuali osteopati ed al loro futuro riconoscimento del titolo (art.4), rimandando a un successivo accordo da stipularsi in Conferenza Stato-Regioni:

“la determinazione dei criteri di valutazione dell’esperienza professionale, nonché i criteri per il riconoscimento dell’equipollenza dei titoli pregressi alla istituenda laurea in osteopatia.”

L’AEMO nel 2020 ha siglato un accordo con il Dipartimento degli Studi Europei JEAN MONNET di Lugano.

Il Dipartimento di Studi Europei “Jean Monnet” è un Polo Didattico Europeo con sede in Svizzera, che ha come fine quello di promuovere, con le istituzioni partner, dei corsi di Laurea triennale e magistrale nonché anche dottorati di ricerca.

L’offerta formativa concede di acquisire dei titoli di studio professionalizzanti che non necessitano dell’Esame di Stato per l’esercizio della professione in Italia.

I laureati nelle discipline sanitarie possono presentare direttamente domanda per il riconoscimento al Ministero della Salute. Infatti, con la L. n. 14 del 10 Febbraio 2015 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n.51 del 3 Marzo 2015, concernente i patti bilaterali fra la Bosnia Erzegovina e l’Italia, i titoli di studio sono equipollenti.

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